lunedì 28 novembre 2011

Just like Blondie would say... Call me!



Forse non ha campo... O forse non ho campo io! Aspetta, spengo e riaccendo il telefono. Magari non gli funziona il cellulare oggi. O ha esaurito il credito. O si è arruolato nella legione straniera. No questo è già un pochino più improbabile.
Potrei non aver ricevuto il suo messaggio. Potrebbe non aver ricevuto il mio messaggio. Potrei rimandarglielo. Però se poi l’ha ricevuto e glielo rimando che figura ci faccio? Ecco, appunto. Però se l’ha ricevuto perché non risponde, accidenti a lui? Lo odio! Quale, nel mondo,  potrebbe essere una ragione abbastanza valida per non rispondere? Mmh quasi quasi lo rimando. Potrebbe essere il mio cellulare che non funziona. A volte succede. Potrebbe anche essere il suo che  lo riceve due volte. A volte succede di riceverlo due volte. A me succede di ricevere un messaggio due volte. Sì lo rimando. No, forse è inutile. Magari sta lavorando. Sì però voglio dire… non è certo un fisico nucleare. 30 secondi per mandare un messaggio li trovi sempre. Lui stesso spesso li trova. Facciamo così, aspetto fino alle 17h che poi è l’ora in cui smette di lavorare e si avvia alla macchina… a quel punto di sicuro ha avuto il tempo di rispondere.. o almeno di leggere il messaggio.  Accidenti a lui! E accidenti a me quando mi è venuto in mente di avere una seppur minima interazione sociale con lui. Mi sento frustrata. E umiliata. E pazza. E soprattutto idiota. E odio sentirmi idiota. Per un idiota, poi! Beh riflettendoci ci dev’essere sicuramente un buon motivo se non si fa vivo. Insomma, voglio dire.. non è il tipo cha sparisce. O forse sì? No. Guarda, secondo me va al di là della mia comprensione ma sicuramente una spiegazione c'è. Forse un campo elettromagnetico. O un rapimento alieno. O forse è morto. Ecco beh se fosse morto sarebbe una scusa accettabile in effetti... Per quanto...



                                                                                                                               (continua...)

mercoledì 23 novembre 2011

Get this party started



Nella vita di uno studente universitario i periodi più stressanti ed impegnativi dell'intero anno accademico coincidono con le sessioni di laurea. O almeno... questo vale per gli studenti con una vita sociale, cosa che non è il caso di tutti, riflettendoci! E qui taccio e evito di fare nomi.. Comunque, nel mio caso, pur essendo ormai una ex universitaria da un pò, è stata una settimana stancante, fatta di scelte di outfit, molteplici cambi d'abito nel corso della giornata, dilaniante permanenza su tacchi vertiginosi (salvo poi pentirsi a posteriori di aver ceduto alle ballerine ad un certo punto della serata..), trucco, parrucco e il tutto per venire il solito cesso nelle foto e non conoscere mai un ragazzo papabile... Che ci volete fare, c'est la vie!
Ora però un doveroso tributo ad uno dei miei laureati preferiti di tutti i tempi a cui sarò sempre, eternamente, riconoscente di avermi portato a conoscenza di questo piccolo cult!!!;-)


lunedì 21 novembre 2011

It's alright, ma. I'm only bleeding



Cosa c’è di più irritante del bambino scalmanato che al ristorante o al supermercato non smette di piagnucolare/urlare a intermittenza/correre ovunque? Sua madre! Intanto perché evidentemente anche un branco di lupi selvatici avrebbero svolto una missione educativa più efficace della sua.. e poi perché contrariamente alla credenza comune che le vorrebbero dolci e amorevoli, le neo e future mammine tendono spesso ad essere creature acide, egocentriche, isteriche e prepotenti. Sì, prepotenti, quasi come se il fatto di aver portato avanti la specie conferisse loro un particolare statuto di immunità dalle norme di coesistenza sociale. Quasi come se dovessimo loro medaglie al valore e pubblici riconoscimenti. Insomma, sono d'accordissimo sul lasciare il posto a sedere ad una donna incinta. Farla passare avanti nella fila? Già fatto. Avere un minimo di tolleranza per gli evidenti problemi logistici di chi porta a spasso prole numerosa? Okay. Lasciar loro parcheggi larghissimi che noi, abituati a parcheggiare auto larghe 2 metri e 50 in parcheggi da 2 metri e 49, possiamo solo sognare? Mal tollerato ma... d'accordo!  Però.. Donna incinta che sei davanti a me in posta, posta nella quale ho già speso 45 tra i più improduttivi minuti della mia esistenza, e che chiacchieri con una altra donna fresca di congedo di maternità: perché, perché devi condividere con tutti noi astanti i dettagli più personali della tua vita? Ti assicuro che la frequanza con la quale vai in bagno non mi interessava in passato, non mi interessa ora e verosimilmente non mi interesserà fino alla fine dei miei giorni! Avere un minimo, non dico di educazione, ma di pietà nei nostri confronti? E poi a dirla tutta.. perché quando si è incinte ci si deve vestire in questo modo? Felpe infeltrite, pantaloni slandronati, accostamenti improbabili.. Sei incinta ma dai fastidio alla vista! Avete presente Heidi Klum? Avete presente com'era favolosa ad ogni singola gravidanza? Una via di mezzo, non chiedo altro!
Ma poi il bambino nasce e la madre si sente allora in diritto di ostruire le corsie dei supermercati, già non particolarmente larghe. Si piazza lì col suo culone post-partum e il suo passeggino proprio in mezzo agli scaffali e se tu timidamente cerchi di passare lei prima ti ignora e poi ti guarda con uno sguardo misto di incredulità e di impossibilitazione all'azione. Come dire: "io ho un passeggino... mi spetta il 25% della superficie calpestabile del negozio". Arrogante e prepotente. A meno che durante il parto non sia uscito inavvertitamente anche il cervello, dovresti essere in grado di formulare, per esempio, l'ipotesi di piazzare il dannato passeggino accanto a te anziché dietro di te... E io potrei almeno strisciare e prendere quello che mi serve! E dico strisciare perché comunque, anche senza passeggino tra i piedi, rimarrebbe sempre il culone!
La situazione peggiora con l'entrata del pargolo, ormai cresciuto, a scuola.. Anzi, non tanto con l'entrata, il problema è più che altro quello dell'uscita da scuola. Ovviamente in quanto madri queste donne hanno la facoltà di non rispettare le regole che noi poveri stolti automobilisti non ancora riprodotti dobbiamo invece osservare. Quindi via coi parcheggi in doppia fila, sul marciapiede, in mezzo alla strada "perché tanto ho messo il blinker...". Già perché con 4 luci lampeggianti ovviamente la tua auto si smaterializza, no? Non intralcia più così! Brava! E poi pur essendo già in piena invasione della tua carreggiata cosa fa? Comincia a far salire la prole, allaccia cinture, seggiolini, dispensa succhi di frutta, merendine, si sincera di com'è andata la giornata, rassetta i sedili posteriori, e il tutto con la portiera bella spalancata. Già sei in mezzo alla strada, abbi almeno la decenza di levarti il prima possibile! Invece ti vede ferma dietro alla sua macchina, i vostri sguardi si incrociano.. tu vorresti ucciderla, perché è così, è inutile girarci attorno. Per te una persona che si comporta in questo modo non merita di vivere come tutte le altre... E lei invece che scusarsi (e in quel caso l'avresti pure perdonata nella tua somma magnanimità) si secca pure! Cioè quella che rompe le scatole non è lei che intralcia il traffico di tutta una strada ma tu che casualmente passi di là e vorresti non doverci prendere la residenza per i prossimi 5 anni!
E parliamo dello sguardo di condiscendenza che ti lanciano quando i loro pargoletti corrono e urlano per tutto il ristorante? Tu le stai guardando con chiaro ghigno malefico e aria di rimprovero e loro ti guardano come a dire "quanto è adorabile il mio bambino!"
Già è adorabile. Un dono del cielo. E farà grandi cose nella vita. Perché io ho addosso un completo di Stella McCartney. E se il tuo adorabile bambino solo mi sfiora con quelle mani appiccicose di Dio-solo-sa-cosa sarà il primo essere umano nella storia a diventare un satellite naturale della Terra...

mercoledì 16 novembre 2011

Style Crush : Brooke Davis




Direi che il primo "Style Crush" spetta di diritto a Brooke Davis di One Tree Hill. Anzi, per la precisione alla Brooke Davis dalla stagione 5 in poi. So che può sembrare singolare la scelta di un personaggio piuttosto che di un'attrice ma il problema con attrici e cantanti è che ultimamente tendono a vestirsi in modo stratosferico per serate di gala e premières, mentre vanno in giro barboneggiando nella vita di tutti i giorni.
Ah, naturalmente questo è il problema delle cantanti... perché invece il problema dei cantanti è piuttosto quello di riuscire ha trovare un'autovettura abbastanza grande da poter contenere il loro ego smisurato... Avete mai notato che girano in pullman quando vanno in tour? Non è mica un caso...

 Comunque, tornando a noi... Per chi non conoscesse One Tree Hill, e fa male, tra la quarta e la quinta stagione c'è uno sbalzo temporale di circa 4 anni per cui se le prime stagioni si svolgono ai tempi del liceo (con conseguente look dei protagonisti), nella quinta ritroviamo il personaggio di Brooke Davis cresciuta ed intenta a gestire la sua linea di moda. Ha un look sofisticato ed elegante ma al tempo stesso moderno e accessibile.

Direi che il punto di forza è proprio l'aspetto curato, polished, dell'insieme, trucco e taglio di capelli compresi. Inoltre pur essendo tutte mises indubbiamente costruite nel dettaglio, le trovo piuttosto "portabili" e replicabili anche nella vita di tutti i giorni.. o quasi! Per tanti giorni (e tante persone) sarebbero perfino sprecate!
 Questi sono solo alcuni dei mei look preferiti ma per una panoramica completa vi consiglio il sito Tree Hill Style che raccoglie tutti i look dei personaggi della serie e li analizza nel dettaglio!





Screencaps by sophiabush.net

sabato 12 novembre 2011




Al mondo esistono due tipi di ragazze, le cronicamente single e le costantemente accasate.
Io, modestamente, mi ritengo un’esponente di spicco della prima categoria per cui so che il mio giudizio potrà sembrare di parte, e infatti lo è, ma... andiamo, ammettiamolo... Le amiche single sono molto più divertenti da frequentare rispetto a quelle che fanno una vita di tipo matrimoniale da quando avevano 17 anni! Insomma,  con le prime un ipotetico aperitivo verterebbe su storie sentimentali improbabili, aneddoti ai confini della realtà, drammi, colpi di scena, il tutto narrato con quel pizzico di autocommiserazione e di ironia-che-nasconde-la-devastazione-emotiva che ci farà tornare a casa di buonumore, sì per le risate fatte assieme, ma soprattutto per lo slogan  “mal comune mezzo gaudio” che avremo stampigliato nel cervello. Le cronicamente single infatti, malgrado la scarsità di materiale maschile a disposizione, hanno questa fantastica tendenza a ritrovarsi in situazioni assurde e di rimorchiare, quelle rare volte in cui succede, i personaggi più improbabili della galassia per aspetto, abbigliamento, mestiere, conoscenza zoppicante delle regole grammaticali di base della propria lingua madre e (e questo è un tasto dolente per la sottoscritta), credo politico. A prescindere da orientamenti e colori il soggetto di turno avrà sempre, sempre, posizioni indifendibili. E il bello è che più questi personaggi saranno improponibili, più saranno integerrimi! E siccome noi siamo buone e ci dispiace ferire i sentimenti altrui, andremo senz’altro ad impelagarci in situazioni che i creatori di Friends potebbero solo sognare in una notte di febbre alta.
Ma poi soprattutto com’è che si dice? Single una volta, single per sempre! E intendiamoci il termine single è solo un eufemismo per il più appropriato zitella... In sostanza a forza di essere single diventi “zitella dentro” e anche nei rari, e sottolineo rari, momenti in cui puoi contare su una vaga presenza maschile in un raggio d’azione non troppo esteso, non ti smentisci mai. E’ così che ti ritrovi ad una serata, per mano ad un ragazzo veramente stupendo, a commentare nel modo più idiota possibile con un’amica seduta di fronte a voi il film “Come farsi lasciare in 10 giorni”, con Matthew McConaughey (che si commenta invece ampiamente da sé) e Kate Hudson, ovvero: “Mah, veramente a me tante volte ne bastano anche solo 3!” Tristemente vero ma forse poco consono alla situazione.. Oppure a rispondere “non è vero” a un complimento, o a replicare “non sono un buon acquisto!” dopo il primo, alquanto inaspettato, bacio. A mio discolpa devo dire che eravamo in pieno periodo di calciomercato e che alla fine avevo ragione perché sono decisamente un ottimo acquisto in generale ma di sicuro non quello giusto per lui. Infatti al momento sta con una brutta, il che è tutto dire.
Le fidanzato-dipendenti invece sono molto più tristi e noiose! E non sto necessariamente parlando di quelle che hanno relazioni che durano ormai da secoli ma di quelle che, pur con persone diverse, di riffa o di raffa sono sempre impegnate stabilmente! Ho sentito recentemente un’amica di cui avevo perso traccia dai tempi del liceo. Convive felicemente, in un bell’appartamento, con il suo ragazzo. Dopo i primi 5 canonici minuti d’odio mi sono resa conto che già dieci anni fa aveva un fidanzato di lungo corso che poi mollò (o da cui fu mollata, in questi casi non si sa mai esattamente...). Venni a sapere della loro rottura leggendo una lettera nella quale mi annunciava contestualmente il pronto rifidanzamento con un altro. Un po’ come quando uno cambia macchina... Insomma la dà dentro al concessionario quando ritira la nuova, sennò come ci va al lavoro? E la stessa cosa vale per gli uomini, che pur giovani e mediamente prestanti (requisito che si raggiunge facilmente, visto il periodo di crisi globale), saltano di relazione “seria” in relazione “seria” con soluzione di continuità, parlano di bambini.. di matrimonio! Insomma, dove accidenti sono finiti gli uomini allergici a legami e vetrine di gioiellieri?!?  Okay, forse nel loro caso si può dire che ricercano la figura materna, che morirebbero di fame se qualcuno non cuocesse loro un uovo sodo ecc. ecc. Ma le ragazze... perché? Insomma non dico di arrivare ai livelli di vita sociale delle quattro single newyorchesi più famose del mondo ma accidenti, un aperitivo, una seduta di shopping intensivo, del sano gossip venato di perfidia e cattiveria che ci farà probabilmente bruciare all’inferno! Rinunciare a tutto questo così presto e in maniera così assoluta? Ridursi a non avere mai niente da raccontare che non includa anche LUI, LUI, LUI, LUI? Avere costantemente bisogno di “stare” con qualcuno perché in fondo non si è capaci di stare da soli?
Certo, noi Die-Hard-single siamo sicuramente instabili, squilibrate e disfunzionali ma quelle che dovrebbero “ mettere la testa a posto” non siamo certo noi, mie care...