martedì 27 marzo 2012

L'importanza degli studi universitari



A dire la verità, io l’università l'ho sempre vista come una giungla. Se riesci a trovare le date degli esami tramite vaghi indizi in geroglifico scritti su di una mappa consunta; se armato di bussola riesci a trovare l’aula dove poi effettivamente l’esame si svolge (perché quella segnata sulla mappa consunta è sempre sbagliata) e a raggiungerla volteggiando di liana in liana; se, vestito in mimetica, riesci a confonderti tra le piante e ad attendere che gli animali feroci escano dalla segreteria studenti in modo che tu possa chiedere informazioni all’unica persona competente e gentile di tutto l’ufficio; se poi risalendo lungo la corrente del fiume trovi la grotta dove si svolge il ricevimento del docente e malgrado la fame e le intemperie riesci ad attendere quelle 6 ore perché egli si appalesi.. beh allora congratulazioni! Hai la laurea in tasca! Qualsiasi laurea in qualsiasi campo. Perché poi lo studio è la parte più semplice, ci ha sempre fatto più o meno un baffo! Per non parlare della scrittura della tesi.. l’ultima delle nostre preoccupazioni!
Però ragazzi, sul serio, studiare è importante. Lo scrivo e già rido pensando che proprio io sto pronunciando questa frase! La fancazzista per eccellenza, quella che ogni giorno varcava la soglia dell’aula al suono di “che palle!” anche se poi magari il corso mi piaceva pure! Era un “che palle” metafisico, esistenziale, esprimeva la triste condizione di un essere umano che non potendo girare il mondo in tournée con gli Strokes si vede obbligato ad andare a lezione. Eh sì.. Però, a parte gli scherzi, il periodo universitario è un periodo di crescita personale, oltre che di apprendimento. Entri pischella e esci donna. Okay, non sempre. Non tutte.
Il momento in cui veramente capisci di essere diventata adulta è il giorno della laurea. Anzi, sapete che vi dico? Il giorno della festa di laurea. So che l’ho già citato in un altro post, ed è assurdo perché sono anni che non lo vedo, ma… avete presente The O.C.? Avete presente come inderogabilmente, ad ogni singola festa di qualsiasi tipo, escono fuori casini assurdi? Risse, tradimenti, coma etilici, morti violente… Sempre. Beh, gli eventi organizzati con il mio gruppo di amici dell’università (i migliori in assoluto, va bene, va bene, lo scrivo, non insistete!) sono peggio. Molti più drammi! Le feste di laurea segnano la fine di qualche amicizia. Non fraintendete, i compleanni non sono da meno. Da quando mi sono iscritta nella mia adorata facoltà sono stati sempre caratterizzati da un qualche evento particolare. Magnifiche presenze, grandi assenze, avvicinamenti provvisori, allontanamenti definitivi, ritorni, partenze, immediate prese sui coglioni, nuove grandi amicizie, personaggi epici che passeranno alla storia nelle nostre conversazioni… E io che intanto bevo! E bevo anche perché tra poco inizia la stagione dei compleanni e al mio manca poco. 31 Maggio, se volete saperlo. Come Clint Eastwood. Lo dico sempre perché ne vado molto fiera.
Le mie amiche, ovviamente, non sono da meno. Ricordo un compleanno targato dicembre 2010 in cui si è sfiorata una rissa multipla, uno nella primavera del 2011 in cui la sottoscritta è stata, a posteriori, definita “glaciale” e lo scrivo, perché ancora oggi me ne vanto. In realtà la situazione era che una… come potrei definirla? Una… Vabbé, “una” si era comportata veramente male. Era una mia amica anni prima, ma è stata inequivocabilmente stronza. Eravamo entrambe invitate a questa festa e ovviamente se tu mi fai una vaccata non è che io ti abbraccio appena ti vedo. Non ero nemmeno arrabbiata, solo che in questi frangenti, veramente, non so cosa dirti, cara! Fossi falsa verrei a salutarti come se nulla fosse, fossi rancorosa verrei ad insultarti, ma essendo semplicemente superiore, e sotto molti aspetti anche, evito entrambe le cose. Solo non sento l’impulso di parlarti. E poi, parlarti di che? Se questo è essere glaciali e cattive mi sta bene. Sul serio! Anzi, vorrei essere una super-cattiva! Hanno sempre molto più fascino delle poverette cretinette buonine carine, non vi pare? Bei tempi... che nostalgia!
Detto questo, le lauree… Ah, le lauree. Sei adulto solo quando ti laurei.
Vedete, malgrado tutto ciò che ti può succedere nella vita, malgrado le avversità, le difficoltà che puoi aver attraversato, ti accorgi distintamente di essere cresciuto solo quando ti rendi conto che alcune persone sono semplicemente e banalmente.. cattive.
Solo quando capisci che non ci sono scuse, non ci sono attenuanti.
Tu ti laurei, e da qui a che ti sposi [e non fatemi fare il solito commento su quanto questa possibilità sia remota] questo è l’avvenimento più importante della tua vita. E non è come un compleanno, se lo salti non ti puoi far perdonare l’anno dopo.

E così arriva il giorno in cui hai 24 anni, diritto di voto, hai la patente, hai la macchina, hai la laurea in tasca. Ma non ti senti diverso. In fondo la laurea cos’è? Una formalità! Non ti fa poi questo grande effetto..

E così un giorno, invece, arriva il giorno in cui una delle tue migliori amiche fa solo una toccata e fuga alla tua festa, ché poi deve tornare a casa su per i monti ed è già tardi, son le 15h30!, o uno dei tuoi amici preferiti, che già si dimenticò di farti un in bocca al lupo anche solo telefonico il giorno della discussione, ti avverte un’ora dopo l’inizio che “al momento è a cena fuori ma dovrebbe riuscire comunque a fare un salto”.

Ti si para davanti l’evidenza. Esistono persone gratuitamente cattive. Non stupide, non tonte, non sbadate, solo cattive. Persone che non hanno in minima considerazione quello che gli altri possono pensare, sentire o provare. Che non si curano nemmeno per un attimo delle conseguenze delle loro azioni, dell’impatto che i loro comportamenti hanno sulle vite degli altri.


Ah, giusto, scusate! Volete sapere com’è finita con questi due personaggi? Beh, sia la mia amica che io abbiamo provato a dare un’altra chance ai due babbei. Sapete com'è, l'amicizia è sacra e bla bla bla. Ma poi abbiamo chiuso perché non era umanamente sostenibile.
Naturalmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso tra lei e la sua stronzamica è stata al mio compleanno dei 24, la goccia del mio personalissimo vaso ai miei 25…

E intanto il 31 Maggio 2012, si avvicina… Chi verrà eliminato?

martedì 20 marzo 2012

Friendzone


Prima di iniziare, un sentito ringraziamento a chi cura i palinsesti di Mtv perché nel corso degli anni mi hanno insegnato che qualsiasi sfigato che suona nella banda del liceo può diventare un ballerino di breakdance e qualunque cessa di proporzioni cosmiche può diventare una reginetta di bellezza... Mi hanno spinta tra le braccia di gente con cui non ho nulla da spartire in base ad una presunta affinità tra i nostri nomi (ricordo in particolare un fantasmagorico quanto falso 98%). Mi hanno fatto del terrorismo psicologico sul rimanere incinta e le sue nefande conseguenze. Mi hanno fatto capire che organizzare una festa di compleanno, che sia per i 16 anni o per qualsiasi altra età, può portare all’esaurimento nervoso. Questo in realtà lo sapevo già di mio…

Oggi volevo parlare di tutt’altro. Ho in canna un sacco di argomenti più o meno seri (più meno che più!) però… però ieri pomeriggio ho visto Friendzone – Amici o Fidanzati? Bella domanda tra l'altro! In pratica gente che si è innamorata di un amico o di un'amica e ci tiene a rovinare tutto dichiarandosi. Non so se è una mia precomprensione ma quando lo vedo vorrei tanto essere lì dietro l’angolo, tappare la bocca al malcapitato di turno e trascinarlo via prima che possa fare danni.
Avete un amico/amica a cui tenete? Provate qualcosa per lui/lei e volete dichiararvi? Just... don’t!
Vedete io ho poche semplici regole di vita: “mai con un interista”, “accetto proposte di matrimonio solo se corredate da un anello di Tiffany” e soprattutto “mai con un amico”! Okay okay okay, prima che le amiche insorgano (due di voi, in particolare!) ammetto che forse potrei eventualmente aver sgarrato una volta o due.. Però voi che siete state testimoni potreste segnalare il fatto che non è che avessi molta altra scelta.. è stato più che altro per... educazione, inizialmente!
Il fatto è che ultimamente vanno molto di moda questi ibridi sentimentali tipo “relazioni aperte”, “friends with benefits”… Dovrebbero semplificare le cose invece sono deleteri! Mettiamola così, “Friends with Benefits” è un ottimo album ma un concetto scadente!
In un impeto di arroganza da 24enne avevo finalmente determinato che ciò su cui si basano le relazioni è il binomio accordi&aspettative. Se tu trovi un buon accordo con una persona amica, che ti conosce, e fissi immediatamente dei paletti, dovresti giocare in casa e azzerare i rischi. Beh, balle! Con l’arroganza delle 25enni posso dire che sono balle! Non c’è accordo che tenga, non c’è contratto che preveda tutte le eventualità. Ero stata tanto chiara e puntigliosa da indurre qualcuno a prendermi in giro con un “vuoi che ci stringiamo la mano per sugellare l’accordo?” Io avevo dato un’occhiata all’orologio e avevo prontamente risposto che mi chiedevo se per caso ci fosse ancora qualche notaio aperto a quell’ora in modo da far autenticare il tutto. Però il piano fallì miserissimamente. Non c’è accordo possibile tra le parti. Ci sono sempre delle variabili, delle incognite. Non puoi razionalizzare ciò che per definizione sfugge a qualsiasi legge razionale. E anche se metti a tacere le aspettative, uno dei due se le creerà sempre. Anzi, peggio! Perché sapete, un conto è farsi coglionare da un tizio conosciuto in un bar, di cui te ne può importare molto relativamente, un conto è farsi coglionare da una persona che consideri amica..
Ma a prescindere.. e se un giorno volessi tentare di recuperare, di riportare le cose ad un livello di pura amicizia? Sarebbe ormai troppo tardi. Alcuni argomenti (tipo eventuali frequentazioni successive) saranno off-limits, le battute a doppio senso, di cui sei regina, saranno da censurare, perché potrebbe intenderle come un tentativo di rekindle, perdi la libertà di scrivergli quando vuoi perché devi stare attenta agli orari e alla frequenza con cui ti fai viva perché, specie se il soggetto tende all’egocentrismo, potrebbe farsi strane idee. Idee che non ti sfiorano lontanamente...
Una volta ero meno estremista.. pensavo dipendesse dall'entità e dalla durata dell'amicizia! Certo, l'amico che conosci dalle elementari è off limits quanto un fratello ma pensavo che entro i due anni ci fosse ancora campo. Balle! Meglio lasciar perdere!!!
Eccessiva dite? Forse. Troppo dura? Già.. Di sicuro ci saranno un sacco di coppie che da amici diventano ottimi fidanzati! Tanti che dopo un avvicinamento tornano ad essere amici!

So solo che non avrei mai permesso ad una mia qualsiasi frequentazione di interferire con le mie amicizie.
So solo che se potessi tornare indietro rispedirei al mittente uno stupido bacio, per quanto cinematografico, e mi riprenderei il mio amico indietro.
Anche se le due stronzette di cui sopra si sono divertite un sacco quella volta...

lunedì 12 marzo 2012

La fiera delle ipocrisie


Non so se ve ne siete accorti ma una decina di giorni fa è scomparso Lucio Dalla. No, ve lo dico nel caso abbiate vissuto in un eremo e vi siate persi la notizia, gli approfondimenti sulla notizia, gli speciali, i cofanetti collector e soprattutto l’omaggio resogli da Albano, uno dei momenti più bassi della musica italiana.
Insomma, ora anche Lucio Dalla fa parte dell’Olimpo degli artisti che prima venivano allegramente cazzeggiati e ora, per il solo fatto di non essere più tra noi, sono divinità assolute. Solo il giorno prima quel pagliaccio fattone di Morgan lo sbeffeggiava per via della sua partecipazione a Sanremo. Il giorno dopo è iniziato la stracciaggio di vesti generale.
Vi dico come la penso io. Che poi è come la pensavo anche il 29 febbraio, il day-before. A me Dalla come cantante non è mai piaciuto un granché. A casa mia nessuno ha mai comprato un suo disco. Ha fatto delle belle canzoni, è vero, e la mia preferita è abbastanza scontatamente 4 Marzo 1943, ma in famiglia abbiamo sempre ascoltato la versione Equipe '84/Maurizio Vandelli, per dire... Ho sempre trovato che fosse un personaggio un po’ inquietante, vuoi per la faccia, vuoi per il look e i berrettini in stile er ‘monnezza. Ah e sì, la canzone con Pierdavide Carone faceva proprio schifo! Un pò anche per la partecipazione di Pierdavide Carone... Detto questo ci sono rimasta malissimo quando ho avuto la notizia. All’inizio, siccome l'avevo appresa tramite internet, pensavo addirittura potesse essere una bufala! Insomma fino a 3 giorni fa era lì a Sanremo che si lamentava della giuria demoscopica e adesso non c’è più? E questo ti fa riflettere.. una sera sei in Svizzera che fai un concerto e la mattina dopo ti svegli e tac, sei morto. Beh tecnicamente se sei morto non ti svegli, ma insomma avete capito!
Poi domenica, in un nevrotico giro di zapping pre-partita, mia sorella ed io cadiamo sull’arena di Gilettiana matrice. C'è Eleonora Giorgi che parla di qualcosa, poi l’ennesimo frammento di Borotalco (che però è uno dei miei film preferiti!), poi si rientra in studio, Eleonora Giorgi ripete esattamente la stessa cosa che aveva detto prima e lì, succede. Una signora non meglio identificata, esponente di questa razza geneticamente modificata detta “pubblico parlante” inizia un discorso al limite della comprensione linguistica farfugliando prima che odiava gli applausi durante i funerali, poi che bisogna concentrarsi sulla morte del Dalla uomo, più che del Dalla cantante e poi conclude dicendo che il Dalla uomo aveva fatto una precisa scelta affettiva e.. perché non se ne parla?
La Giorgi, spiazzata, comincia a dire che lui le sue scelte le ha sempre tenute private e quindi era inutile parlarne!, il Giletti-furioso la interrompe per inveire sulla signora dicendo sostanzialmente che aveva perso un’occasione per stare zitta, e che gli sembrava di cattivo gusto parlarne proprio il giorno del funerale.
Anche la più ingenua delle bionde ad un certo punto connette il polo positivo e il polo negativo e quindi ad alta voce esprimo un interrogativo: “Ma che, Lucio Dalla era gay?”
Poi fortunatamente giorni dopo, da Vespa, Franco Grillini, l’uomo che più di ogni altro nuoce alla causa omosessuale mondiale, ha dissipato ogni dubbio sbraitando che non era possibile che nessuno parlasse della cosa che, secondo lui, era la più importante in assoluto. Ed ora è di dominio pubblico.
Ora quello che io mi chiedo, visto lo scatto di Giletti, è questo: perché gli sembrava così di cattivo gusto che se ne parlasse? In un mondo in cui Platinette ha fatto la sua fortuna vestendosi da donna, Cecchi Paone si fa fotografare mano per mano con giovani modelli ventenni e tenta di “convertire” alla sua chiesa tutti quelli che incontra negli studi televisivi della D’Urso, dopo che Tiziano Ferro ci dice che è dell’altra sponda del fiume quando deve vendere il suo libro, che è innamorato quando deve vendere il suo singolo, che è pronto ad avere figli quando deve vendere il suo album (e secondo me scrive qualcosa sulla sua vita sentimentale anche negli annunci su Ebay quando deve vendere la sua auto usata), siamo qui a zittire chi dice che Lucio Dalla aveva un fidanzato? Allora mi prendi in giro! Perché facciamo due calcoli.. se tu censuri questa cosa è perché implicitamente la consideri denigratoria. E se consideri una cosa denigratoria è perché evidentemente la reputi negativa in sé. Quando è morto Ugo Tognazzi il fatto che avesse svariate decine di donne, tra mogli e fidanzate non era certo una cosa disdicevole da riportare.. Il punto è che a parole sono tutti liberali, tutti democratici ma poi nei fatti basta una casalinga di Voghera per mandare in crisi il sistema.
Viviamo in un mondo ipocrita. Un mondo in cui bisogna misurare il linguaggio perché la metà dei termini sono politicamente scorretti, in cui non puoi fare battute praticamente su niente e su nessuno, tranne bionde, carabinieri e Silvio Berlusconi! Un mondo in cui già dire apertamente che sopporti Tiziano Ferro mette tutti sul chi va là! Valuti se sia il caso di esprimerti perché  potresti sembrare omofobo! Stile caccia alle streghe.. A me Ferro non piace perché mi sembra un musicista mediocre e il Cielo solo sa quanti musicisti mediocri ci siano già in circolazione. Poi, detto questo, faccia quello che vuole, basta che non me lo notifichi. Non voglio sapere i dettagli della vita sentimentale delle mie amiche, figuriamoci della sua!
Però questo imbarazzo sulla vicenda di Dalla mi sembra incredibile. Quello sì, di cattivo gusto. Il fatto che Marco Alemanno debba essere sempre chiamato il suo “amico”, che si bofonchi sempre parlando di lui e delle questioni ereditarie è a dir poco allucinante. Scusate, sarà stato il suo fidanzato, il suo amante, il suo compagno! Okay sono tutti nomi brutti, ma quello a prescindere! Amante è squallido e compagno ha una connotazione comunista.. Ma tant’è, trovate un accordo! Una convenzione. Invece no, nei salotti TV sono tutti circospetti, dicono e non dicono, fanno intuire..
Per carità, io non sono una super progressista. Anzi. Ho un animo conservatore. Anarchica per insofferenza ma reazionaria sui contenuti. Malgrado ciò però il mio pensiero è stato semplicemente questo: alla fine se Lucio Dalla era gay.. che ce ne frega a noi! Ci ha mai rotto le balle? No. L’abbiamo mai visto dare consigli di “stile” dalla Toffanin? No! Urla alla gente "Ma come ti vesti?" meritandosi la risposta "Ma come ti vesti tu, scusa?!?!"? Nope! Ha mai fatto la copertina di Vanity Fair raccontandoci i dettagli della sua vita amorosa? Nemmeno!!! 100 punti a suo favore, allora. Ha cantato e basta. Un cantante... che canta? Ma pensa te!

Misteri misteriosi oggi qui a Kazzenger..

giovedì 1 marzo 2012

"Sulle diverse tipologie di utenti di facebook, Luca!!!"


Facebook è come l’energia nucleare. Può essere un eccellente modo di riscaldarsi grazie ad un’energia pulita e rinnovabile ma se qualcosa appena appena va storto può diventare una catastrofe. E così fb: può essere un eccellente modo per tenere i rapporti con gli amici lontani ma.. se appena appena qualcosa va storto può diventare una catastrofe!!!! Una bomba che ti scoppia in mano!
Quello che più di tutto mi colpisce però è come sia uno spaccato del genere umano. Una specie di mega lente di ingrandimento che evidenzia i comportamenti dell’uomo. Quasi un grosso esperimento sociologico. E mi sono resa conto che le persone saranno sì tutte diverse, ma solo fino a un certo punto. In realtà ci sono degli schemi comportamentali comuni e ricorrenti. Ho provato ad estrapolare qualche categoria ma attendo vostri commenti e proposte perché sicuramente qualcosa mi è sfuggito. Ecco a voi, dunque, la mia pseudo analisi sociologica da 2 euro e 49!

  • Prima categoria, nonché la più diffusa, secondo me: i philosophers. Gente in preda a crisi mistiche/esistenziali che crede di trovare il profondo senso della vita in qualche post su facebook. Ti inondano di aforismi che dovrebbero essere densi di significato ma in realtà sono le frasi di scarto della Perugina. Se poi proprio hai sfiga e sono pure reduci da una delusione sentimentale preparati a ricevere solo motti che dovrebbero essere messi fuori legge poiché chiara istigazione al suicidio. Esempi tipici: "Non ti rendi conto di quanto sei grande finché la vita non ti chiede di alzarti" oppure  "Ci manchiamo. Ci mancheremo. Questa sarà la punzione per non essere stati in grado di tenerci uniti". Non è poi ben definita l’eventuale attività lavorativa di codesti personaggi perché non è che si accontentano di pubblicare uno o due post ma anche fino a 15 di fila! (fatto realmente accaduto)
     

  • Gli attivisti politici: ex compagni di liceo completamente insignificanti e che a malapena ti avrebbero saputo dire i confini del loro Paese natio e che adesso invece chiamano alla mobilitazione generale. Tendenzialmente di ultra sinistra, forse non si sono resi conto che il muro di Berlino è crollato quasi 23 anni fa e che nel frattempo hanno aperto McDonald’s perfino sulla Piazza Rossa a Mosca.

  • Gli sfigati: è politicamente scorretto che una ragazza alta e bionda tacci qualcuno di essere uno “sfigato”? Fa molto Regina George? Pazienza, perché non ho trovato altri termini che esprimessero il concetto.. Questa è gente che sostanzialmente.. non ha amici. Che posta nel dettaglio tutto quello che fa nella giornata, tutto quello che cucina, tutto quello che guarda alla TV.. e nessuno mai commenta! Una volta ho visto una scrivere uno stato, poi auto mettersi un “mi piace” e auto commentarselo! Ogni tanto, per guadagnarmi un posto in Paradiso metto qualche super-ipocrita “mi piace!!”. Ma proprio per bontà d’animo. Per carità cristiana bella e buona. Ma la mia domanda è: perché sei su fb? Anche perché è l’amplificatore di solitudine per antonomasia! Una volta era perfettamente normale e tollerabile non sentire alcuni amici anche per mesi. Ora invece se non hai almeno 50 notifiche al giorno ti senti un derelitto dimenticato da Dio e dagli uomini!

  • Gli entusiasti della vita: Qualcuno li abbatta!! Lo ammetto, io ho il risveglio lento. La mattina odio il mondo. Il pomeriggio anche, ma meno. Se mi svegliassi tra le braccia di Paul Walker con ogni probabilità odierei anche lui. Il mio unico pensiero è “Caffè! Caffè! Caffè!” e, a volte, “la vita fa schifo!”. Poi arrivano loro e ti postano: “Ma non trovate che questa sia una giornata magnifica?” Ti affacci alla finestra per scrupolo scientifico. Nebbia. Pioggerellina in sospensione. Tante rotture di balle che ti aspettano. Vorresti commentare “No, a me sembra faccia schifo!” “Wow, questa è la giornata più bella di tutta la mia vita!!” “Contenta tu, contento il mondo” Poi vedi la quasi suocera che le chiede, con un filo di allarme, secondo me, come mai fosse così contenta! Nonna, ti tranquillizzo! Se avesse scoperto di essere incinta ora il suo mondo sarebbe una valle di lacrime, quindi scialla! “No, niente di particolare! Sono solo happy!” Io guardo di nuovo fuori dalla finestra e penso “Impiccati! O almeno modifica i dosaggi perché prendi troppi antidepressivi e troppo pochi stabilizzatori dell’umore…” Detto questo spero che non capiti mai su questo blog perché è una mia amica e le voglio bene. Pensa quelli che mi stanno sulle balle…

  • I cazzari: li avrei chiamati i sani ma poi mi sembrava un tantino eccessivo, anche vista la mia appartenenza a questo gruppo. Questa è la categoria della maggior parte dei miei migliori amici.. L’arma micidiale è il tag. Quando ti arriva la notifica “XY ti ha taggato in un post” cominci a sudare freddo. Il ginocchio sinistro ha un tremito. Clicchi con la morte nel cuore e nell’animo e vedi cose abominevoli. Per fortuna i miei amici hanno buon gusto e non scadono mai nel volgare. Il massimo è essere stata taggata, assieme ad altre, su un annuncio in cui ricercavano commesse per un sexy shop. Direi che ci sta anche.. E’ una cosa goliardica! In generale le cose più gettonate sono massime acide e ciniche e anti-sentimenti positivi tipo "Love? No, I prefer vodka!" oppure "Roses are red, Violets are blue, Vodka costs less than dinner for two!" Subito dopo, le prese per il culo. Tipo.. ere geologiche fa avevo una mezza simpatia (che poi è diventata una quarto di simpatia, poi un ottavo, un sedicesimo fino a sparire del tutto) per uno che malgrado avesse superato i 15 anni da un pezzo si faceva un gran vanto dei suoi boxer di spongebob.. Secondo voi, e tenendo conto che sarà passato quasi un anno dall’ultima volta che l’ho sentito a quando sono approdata su fb, quante foto di mutandame vario di spongebob hanno pubblicato sulla mia bacheca?!? Avrò la mia vendetta in questa vita o nell’altra.. ma più probabilmente in questa..

  • Gli orgogliosi genitori: In principio furono le mail. E ti faceva anche piacere riceverle. La prima delle tue amiche aveva avuto un figlio e c’era un elemento di novità. Vive a più di 1000 km di distanza per cui ti fa piacere avere un aggiornamento ogni tanto. Ecco. Ogni tanto. Poi il bambino comincia a crescere e il fatto che sia decisamente bruttino si fa sempre più evidente. Per cui il momento in cui ti spedisce un biglietto di auguri con una decina di foto dell'orrido scarafaggio è festa grande perché finalmente te le puoi infilare in borsa e commentarle con le tue stronzissime compagne di corso. Ora però la situazione si fa drammatica. Trai i tuoi ex compagni di liceo in tanti  hanno sentito il bisogno di procreare. O almeno non sono riusciti ad evitarlo, cosa ben più probabile.. E ti tempestano di foto del tipo: “Ecco Maicol, il mio orgoglio!”, “Ecco, Genifer, la mia principessa” “Ecco un paio di occhiali, ne hai bisogno! E anche un bel libro sui nomi!”. E il pargolo che gli sbava l’I-phone, che tira la coda al cane, che si arrampica sulle scale, che balla la Macarena sui sedili della macchina. Bimbo, io ho i sedili con gli airbag integrati, se fossi figlio mio ti avrei già messo nel bagagliaio con la retina! A parte che  postare su internet 250 milioni di foto di bambini non è proprio la cosa più sicura del mondo… se fossi minimamente interessata ai bambini e ai loro rigurgiti me ne farei uno mio! Fortunatamente sono ancora nella fase della mia vita in cui un’auto a due posti è più che sufficiente. Un sedile per me, uno per la mia borsa. Un uomo una volta inorridì davanti a questa affermazione.


  • sociopatici: quelli che stanno su facebook ma non si capisce bene perché visto che fb fa schifo, la gente fa schifo, il mondo fa schifo e comunque anche il concetto di “amicizia” ormai è ampiamente sopravvalutato. Okay, ne prendo atto… Molto simili ai sociopatici ci sono invece i depressi cronici ma attenzione! Sono due fattispecie completamente diverse!! I primi ce l’hanno con il mondo intero, gli altri solo con la loro esistenza che ovviamente… fa schifo! Quindi stati del tipo: "Quanto sono triste oggi!" "Che schifo di vita!" "Sto sempre male!" ecc. ecc. AVVERTENZA: mai chieder loro come va! La risposta sarà sempre “di meeerdaaaaa”! Grande spirito di ribellione di una mia amica che incautamente aveva posto l’inutile domanda e all’ennesimo “ah, oggi proprio di meeeeerdaaa…” ha risposto di getto: “E vabbé, *nome* però son tre anni!!!”


  • I senza ritegno: altresì detti i grezzi. Amici single che hanno un solo chiodo in testa. Trovarsi una ragazza possibilmente mignotta. O almeno che abbia le sembianze di una mignotta. Commentano foto di una volgarità assurda con un “è un angelo!”… sì… diceva cosi anche Piero Marrazzo e sappiamo tutti com’è finita! Così tu, quando dai un’occhiata agli aggiornamenti, ti ritrovi con un book di materiale semi-pornografico e se qualcuno passa dietro al tuo computer ti prende per una pervertita. Ma ancora peggiori sono quei fidanzati delle tue amiche che postano battute a doppio senso, motti volgari, immagini discutibili. E ti chiedi.. ma come fa questa a uscire con uno così rozzo? Voglio dire, io ho l’anima dello scaricatore di porto e ho un record di 150 parolacce al minuto però… lo faccio sempre con stile! Con una certa classe! C’è modo e modo! Questi no! Sono proprio beceri! E se dovessi uscire con uno così, che peraltro mi mette pure in imbarazzo davanti alle mie amiche in questo modo!, penso che mi sparerei. Sì, penso proprio di sì.