giovedì 29 dicembre 2011

It's a jungle out there


Anche quest’anno siamo sopravvissuti alle feste di Natale.
O almeno.. si suppone che, se state leggendo, siate sopravvissuti! Sempre che non lo facciate tramite Whoopi Goldberg, il che potrebbe avere risvolti imprevedibili e piuttosto interessanti.
In ogni caso quest’anno le feste, che si annunciavano sottotono crisi oblige, sono state impegnative come al solito. Anzi forse dopo aver passato un anno a risparmiare e a farsi prospettare un 2012 di miseria globale la gente ha deciso di darsi alle pazze gioie! Avete presente com’erano i negozi  nei giorni prima di Natale? Una giungla!
Tu ignara prendi la macchina, entri nel parcheggio del centro commerciale, non nascondendo un certo autocompiacimento per non esserti ridotta alla Vigilia come tutti gli altri anni, e subito capisci che niente andrà come nei tuoi piani. Immaginavi uno shopping tranquillo, negozi semi deserti con commesse sorridenti sotto ai loro berretti da Babbo Natale, la libertà di poter dare un’occhiata, riflettere a qual è il regalo più giusto per chi, e magari, se hai tempo, di prendere un bel caffè all’amaretto con panna e amarettini in quel coffee house che ti piace tanto. Aggiungiamo anche canti natalizi in sottofondo e famiglie felici con bambini belli e beneducati che escono dai negozi di giocattoli? Aggiungiamo, non ci costa niente.
Invece entri nel parcheggio e ti si parano davanti scene raccapriccianti. Macchine impazzite di cui i conducenti evidentemente hanno perso il controllo ore prima, gente che urla, che litiga, colpi di clacson.. Hai un attimo di disattenzione dovuta alle scene di violenza che ti si parano davanti e di colpo una macchina esce da non si sa dove e per poco non ti rifà la fiancata. A quel punto scappi per portare  in salvo la carrozzeria e trovi miracolosamente un posto, strettissimo, talmente lontano dall’entrata che avresti fatto prima a venire a piedi da casa tua. Ti avvii all’entrata e ti insospettisci nel vedere Caronte davante alle porte scorrevoli. La gente ovviamente, dopo l’esperienza del parcheggio entra già incazzata nera. Li vedi proprio, scuri in volto. Un po’ forse anche perché devono ancora comprare regali e fare la spesa per gente che detestano, tipo suocere o cognate.
Abbandoni ormai il progetto di “un giro di shopping” per il più realistico “piano operativo-strategico militare brevettato dai Navy Seals”. Fortunatamente nell’organizzazione di raid acquisterecci non ti batte nessuno.. una volta ho fatto il giro di 4 negozi di vestiti in 7 minuti e mezzo! Dovevo solo dare un’occhiata a novità ed eventuali saldi.. però lo stesso, massimo rispetto a me! Cominci allora a pensare al percorso che devi fare per vedere le cose di cui hai bisogno: reparto hi-tech: macchine fotografiche, lettori mp3, varie ed eventuali vicino alle casse; profumeria: confezioni regalo, trucchi e prodotti indispensabili per la sottoscritta per poter essere vagamente presentabile alle varie cene, più varie ed eventuali alle vicino alle casse; libreria: libri fotografici, di cucina, romanzi tipo Kinsella o Weisberger, più varie eventuali novità vicini alle casse. Sapete, ho letto che nei negozi non dispongono la roba a caso. Vicino alle casse generalmente mettono stupidaggini galattiche per far presa sui bambini, tipo come fanno con gli ovetti Kinder. Mi sembra che funzioni in pieno!;-)
Detta così sembra quasi facile ma il percorso è pieno di insidie. Gente che cammina a velocità da podista e per poco non ti travolge, gente che invece cammina a passo da lumaca e ostruisce tutti i reparti, bambini che urlano, fanno i capricci, emettono indistinti suoni di chiaro carattere lamentoso, corrono per finire sempre a schiantarsi contro le tue gambe e di sottofondo continua ad esserci questa stupida musica natalizia che, se all’inizio ti predisponeva all’acquisto di regali e all'amore verso il prossimo, adesso ti irrita da morire e potrebbe portarti a compiere una strage. E Dio non voglia che tu sia indecisa e abbia bisogno di un consiglio... Dimenticate commesse e venditori. Sono pochi e ogni tanto ne vedi qualcuno correre qua e là alla velocità di Edward Cullen. Se incroci il loro sguardo vedrai che negli occhi hanno i cerchi concentrici di Sir Biss. Perché se tu non ce la fai più dopo un’ora, un’ora e mezza, pensa a fare un turno intero! Con i due che andavano a passo di lumaca che ti chiedono le caratteristiche di un computer!!!
Alla fine esci, distrutta. E devi ancora fare la spesa. E si sa che nei supermercati è peggio che nei negozi, forse per l’alta concentrazione di popolazione femminile. L’idea ovviamente non ti sorride. Non ti sorride affatto. Sei ancora spaventata dall’isteria e dall’aggressività che sembrano aver contagiato tutti all’interno di quel centro commerciale proprio come fecero con Jack Nicholson nell’albergo di Shining. Avrai bisogno di un piano tattico molto più raffinato per la spesa. Ma tanto hai tempo per pensarci, la macchina è parcheggiata a 2 km di distanza!

3 commenti:

  1. Oddio, io fortunatamente quest'anno ho lavorato la vigilia (ed ero una commessa con gli occhi alla sir Biss).

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  2. Allora hai tutta la mia stima perché io probabilmente avrei dato di matto al posto tuo!!:)

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  3. hahahahahahah!! la fortuna di essere appiedati in questi casi è che non puoi raggiungere i centri commerciali!!

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