domenica 5 febbraio 2012

George O'Malley è morto.



Sapete, fin da ragazzina ero un’avida divoratrice di serie TV. Proprio del tipo che si ricorda tutte le trame e che si affeziona ai personaggi! Infatti quando facevano morire qualcuno dei protagonisti la prendevo molto, ma molto, male e spesso smettevo di seguire del tutto il telefilm.
Col tempo però ho realizzato una cosa.. A parte  la comprensibile commozione durante le scene strappalacrime di chiara matrice sadica che mi venivano propinate, non era tanto la morte del personaggio in sé a urtarmi (anche perché si sa che alla base ci sono quasi sempre ben meno commoventi problemi di contratti e compensi) quanto il fatto che dopo tutti questi drammi e sconvolgimenti… la serie andava avanti. Il fatto che dopo un paio di episodi al massimo tutti quanti riprendevano la loro vita e i loro intrighi. Era questo insomma che mi intristiva. Il momento in cui, anche giustamente per carità, la vita continua. Ed è proprio così che accade.. Insomma, se ci succedesse qualcosa domani (e sto toccando legno e ferro perché la prudenza non è mai troppa..) alla fin fine il mondo girerebbe lo stesso, no? Qualcuno sarebbe triste, altri ballerebbero sulla nostra tomba, ma ad un certo punto riprenderebbero tutti le loro normali attività. E questo da un lato è anche un serio attentato alla nostra autostima, isn'it?
Pochi giorni fa, in bar, davanti ad una bella, calorica, colazione, riflettevo assieme ad un’amica su come a distanza di cosa? Un anno? Neanche! cominciassero ad affievolirsi i nostri ricordi di tutta una serie di persone che a loro tempo potevano fregiarsi della somma onorificenza di “nostri amici” e che comunque, anche per il periodo immediatamente successivo la loro decadenza, avevano animato il dibattito di ogni nostro singolo incontro/telefonata/mail/sms. Entrambe avevamo questa stessa sensazione. Non riusciamo quasi a ricordare com’è che potessimo essere in rapporti di amicizia con determinati soggetti, ci sembra strano il fatto di aver condiviso scene di vita quotidiana con loro seppur per un periodo limitato, e se all'inizio parlavamo tanto di loro, in termini ovviamente piuttosto spiacevoli, da provocare fischi nelle orecchie udibili fino a San Francisco Bay, ora non ci pensiamo praticamente mai. Solo ogni tanto così, random, ci vengono in mente. Ed è quasi un pensiero strano, che ci coglie impreparate.
Così mi è venuta in mente una scena di Grey’s Anatomy. George O’Malley, che non era certo uno dei miei personaggi preferiti, muore. Del tutto inutilmente direi, visto che stava per partire per l’Iraq e quindi sarebbe uscito di scena comunque (cfr. su questo punto anche Cooper, Marissa). Per un’ora di episodio ognuno fa i conti con il lutto a modo suo e la trama è completamente incentrata su questo. Quella che sembra meno toccata dalla cosa è Cristina Yang, altro mio non-personaggio preferito.. A questo punto vi avrei messo un bel link alla scena ma questo ovviamente è uno dei rari frammenti di telefilm che non si trovano su youtube... Anyway... Alla fine dell'episodio, totalmente di punto in bianco, lei è a letto e di colpo trasalisce ed esclama: "George O'Malley è morto!", come se dopo tutti i discorsi strazianti e il funerale, se ne rendesse conto solo in quel momento.
Ecco, questo è quello che, più o meno, succede a me. Insomma,quando un qualsiasi tipo di rapporto umano finisce, amicizia o più che sia, il primo periodo è terrificante. Perdere un amico è una delle cose più orrende che la vita ci proponga. Nei primi momenti pensi che non ce la farai mai, che è improponibile solo il pensiero di non aver più a che fare con quella persona. Il 90% delle cose che vedi ti fanno pensare a lui. Chessò, incontrare qualcuno che conoscete entrambi e che magari da bravi stronzi sfottevate assieme, leggere un articolo sul suo gruppo preferito oppure vedere una cosa che sai che avrebbe adorato. E hai ancora il riflesso condizionato di scrivergli, un po’ perché è quello che avresti fatto in tempi normali, un po’ anche perché lui è esattamente la persona con cui hai voglia di parlare quando sei giù di morale. Poi però questo meccanismo del “Life goes on” si installa.. le cose che ti fanno pensare a lui diventano sempre meno e alla fine saranno solo quelle più importanti a spuntarla. L’istinto di scrivergli passa... specialmente dopo aver sguainato automaticamente e subito riposto il cellulare almeno due volte al giorno per mesi.

E finisce così.

Dopo aver pensato di non poter più trovare la forza nemmeno per truccarti o per guidare e aver progettato di passare il resto dell’eternità a bivaccare in camera tua, alla fine, semplicemente, vai avanti. La vita continua. Tu vai avanti, lui va avanti. Forse ti dispiacerà sempre un po’ in fondo. Ma questo fondo sarà sempre più in fondo. Un giorno non avrai più voglia di insultarlo con le tue amiche. E un giorno, il più triste di tutti, vedrai la sua macchina parcheggiata in città e non avrai nemmeno più voglia di darle fuoco. Un giorno comincerai a non pensarci più.

Tranne qualche volta. Di colpo. Come se fossi.. non so, colpita da un fulmine. Da qualcosa che, per un attimo, ti toglie il respiro.


Non siamo più amici. E non lo saremo mai più.


George O’Malley è morto.


26 commenti:

  1. Bello. Non c'è altro da dire su questo post.

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  2. Molto bello. Molto vero. Molto io.

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  3. Che poi è vero.. Perchè hanno fatto morire George? Giusto per aggiungere l'ennesimo elemento angosciante (e quindi adorabile almeno per me) ad una serie già di per sè abbastanza angosciante? :D

    Ad ogni modo, bel post ;)

    http://almenounmilionediscale.blogspot.com/

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  4. Quoto tutto quello che hai scritto, spesso perdere un'amicizia è peggio di quando il tuo moroso ti molla.
    Almeno nel secondo caso un'amica che ti sta accanto ti tira su di morale, ma quando litighi con la tua best friend non puoi certamente andare a piangere sulla spalla del tuo ragazzo (anzi, spesso quest'ultimo ti liquida con un semplice "le amicizie vanno e vengono gne gne").
    P.S. Ma allora qual'è il tuo personaggio preferito di Grey's Anatomy?? Io adoravo Addison e la Miranda (Nazi per gli amici)

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    1. Non ci credo... Addison è uno dei miei modelli di riferimento!!!! Io la adoro! E poi ha un gran buon gusto in fatto di uomini! Io AMO Mark!! E poi mi piacevani Izzie e Alex!!

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    2. Sei la prima che condivide il mio punto di vista e poi anch'io Lovvo Marc!!Anche a me piacciono Izzie ed Alex...Poi non sai quanto piangere ho fatto quando muore Denny!!!

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    3. Sì!!! A me sono piaciuti tanto i finali delle prime 2 stagioni!!! Adesso invece non seguo più se non casualmente!:( E anche Private Practice è un pò sprecato per la nostra Addie!!!

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    4. Hai ragione!!!! Volevo scrivere anch'io di Private Practice!!! Potevano sceneggiale qualcosa di meglio per Addie!!!

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  5. :( :( :( non era la serata migliore per leggerlo temo...già...

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    1. Noooooo! Ti ho intristita?!? Eppure ti avevo anticipato di cosa avrei parlato!!
      Che c'è, anche a te manca qualche vecchia amicizia?;-)

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    2. ero già triste non è stata colpa tua! :) no non mi manca ma è il concetto di base che mi destabilizza!

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  6. Molto vero purtroppo.
    E io mi chiedo sempre se l'altra parte la vede come me o se è intrinsa di menefreghismo... In ogni caso, life goes on...

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    1. La cosa ancor più triste è che, nel caso in esame, almeno, l'altra parte probabilmente non se ne rende minimamamente conto!

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  7. Ragazza, questo sì che è un bel post!
    Alla fine però sarebbe impossibile vivere se il dolore della perdita fosse sempre intenso come i primi giorni, no?

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    1. Grazie! Decisamente sì, però quanto sarebbe bello conservare per sempre la voglia di rigargli la macchina?!?;)

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  8. Ehi, ti seguo anche su bloglovin! E a proposito di ciò, sapresti darmi un'informazione? Per registrarmi su bloglovin ho dovuto inserire un codice su un nuovo post. E ora? Quel post orrendo con quell'orrendo codice deve rimanere lì in bella vista? -.-

    Grazie in anticipo :)

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    1. Legge della sfiga numero 1: se di solito controllo il blog più volte al giorno, l'unica volta che c'è veramente bisogno di me sono via!! Ho visto adesso! Vengo subito a dare un'occhiata al tuo blog!!:)
      Grazie di "followarmi" in ogni caso!:):)

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  9. Molto carino il tuo blog, mipiace! Ti seguo volentieri su Bloglovin( Google Friend Connect presto sarà chiuso!) e se hai facebook o Google+ puoi aggiungermi lì!Che ne dici?
    Aspetto una tua risposta!
    Valentina

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    1. Purtroppo sono sfornita di Google+! Presto metterò su un profilo fb per il blog e non mancherò di aggiungerti! Nel frattempo ti seguo su bloglovin! Sul serio chiuderanno Google Friend Connect?!?

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  10. Hai detto che siamo vicine,di dove sei?:)

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    1. Ho appena fatto un giro nel tuo blog per cui ho risposto lì!!:)

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  11. questo post è bellissimo
    a me è successa una cosa analoga
    nella vita reale
    una notte, nel letto, come cristina yang, ho realizzato che la persona era mancata e ho iniziato a piangere.
    Non era la perdita, che avevo già metabolizzato, era capire che la vita sarebbe proseguita lo stesso, ma con un battito di cuore in meno
    quello è stato il vero dolore

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    1. Verissimo! E' proprio quello che volevo dire. La scena mi colpì subito perché mi sembrava rendesse bene l'idea di quello che succede a molti di noi. Sono contenta che il post ti sia piaciuto!

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